HOME

Il metodo Montessori incontra l’Alzheimer e le tecnologie


 

Quando si parla di "metodo Montessori", si pensa subito all'infanzia: in effetti le prime esperienze di Maria Montessori furono dedicate ai bambini in età prescolare e oggi il suo metodo è usato in migliaia di scuole materne, elementari, medie e superiori in tutto il mondo.

Tuttavia diversi elementi chiave del pensiero di Maria Montessori possono essere di grande rilevanza anche nella cura di persone con demenza e recentemente si è sviluppato un crescente interesse per sperimentazioni del metodo in contesti di anziani con Alzheimer o demenza. 

In questa prospettiva, la Fondazione Asphi onlus ha avviato da oltre un anno, insieme a Villa Serena e Villa Ranuzzi, due Residenze per Anziani della provincia di Bologna, una sperimentazione volta a favorire l’autonomia degli anziani, con il mantenimento e potenziamento delle capacità residue. In particolare è stata sviluppata una soluzione che permette l’ascolto della musica in autonomia, grazie ad un “giradischi facilitato”.

L’attività dell’ascolto di “dischi in vinile” è stata realizzata seguendo i principi montessoriani e l’approccio alle tecnologie assistive:

 
 
Ascolto giradischi facilitato
  • mantenimento e potenziamento capacità residue
  • personalizzazione
  • ordine dei materiali ( interfacce semplificate )
  • competenza sensoriale
 

Il "vinile" è un semplice disco di carta, che viene appoggiato su uno smartphone; sul retro delle foto dei cantanti è stato applicato un tag NFC, così che quando l’anziano, in autonomia, poggia la foto del cantante preferito sul disco, lo smartphone rileva il tag fa partire la canzone associata.

L'attività ha riscosso molto successo fra gli ospiti delle due residenze.